12 luglio 2009
Mentre prosegue la campagna nazionale della FLC Cgil per la “Liberazione dal precariato”, in questa fase crediamo che la difficile situazione del Paese imponga la ricerca della massima unità possibile tra tutte le forze sindacali e sociali che vogliono difendere l’occupazione e la qualità del nostro sistema d’istruzione pubblico.
La manifestazione del 15 luglio a Piazza Montecitorio dei lavoratori precari della scuola è quindi un’occasione importante per allargare la partecipazione a tutte le forze impegnate contro la precarietà.
La FLC Cgil sarà presente in piazza e sosterrà la più ampia partecipazione alla manifestazione.
La FLC Cgil nel ribadire la volontà di sostenere in modo fermo e determinato le ragioni della scuola pubblica, fondamentale risorsa per lo sviluppo e la crescita del Paese, è fortemente impegnata a contrastare le politiche dei tagli indiscriminati nelle scuole e a tutelare il diritto al lavoro, nella convinzione che non è riducendo le risorse finanziarie e di organico che si dà efficienza ed efficacia alla scuola italiana.
Roma, 26 giugno 2009
12 luglio 2009
Mentre prosegue la campagna nazionale della FLC Cgil per la “Liberazione dal precariato”, in questa fase crediamo che la difficile situazione del Paese imponga la ricerca della massima unità possibile tra tutte le forze sindacali e sociali che vogliono difendere l’occupazione e la qualità del nostro sistema d’istruzione pubblico.
La manifestazione del 15 luglio a Piazza Montecitorio dei lavoratori precari della scuola è quindi un’occasione importante per allargare la partecipazione a tutte le forze impegnate contro la precarietà.
La FLC Cgil sarà presente in piazza e sosterrà la più ampia partecipazione alla manifestazione.
La FLC Cgil nel ribadire la volontà di sostenere in modo fermo e determinato le ragioni della scuola pubblica, fondamentale risorsa per lo sviluppo e la crescita del Paese, è fortemente impegnata a contrastare le politiche dei tagli indiscriminati nelle scuole e a tutelare il diritto al lavoro, nella convinzione che non è riducendo le risorse finanziarie e di organico che si dà efficienza ed efficacia alla scuola italiana.
Roma, 26 giugno 2009