11 agosto 2012
[da www.flcgil.it]
Prosegue l’impegno della FLC per impedire il passaggio dei docenti inidonei e degli ITP verso i profili ATA.
La FLC è decisa a contrastare con ogni mezzo l’applicazione di questa norma ingiusta che abbiamo definito un vero e proprio atto di sciacallaggio ai danni del lavoratori.
Pertanto insieme ad una forte azione di contrasto a livello politico sindacale (presentazione emendamenti, lettera aperta a Monti e Profumo) procederà con la battaglia legale a tutti i livelli.
Dopo la diffida legale di due settimane fa, qualora il Miur dovesse procedere all’esodo forzato nei profili ATA, la FLC organizzerà una tutela capillare di questi lavoratori attraverso le seguenti azioni:
- impugnativa avanti al Tar di tutti gli atti applicativi emanati dal Miur finalizzati al passaggio obbligatorio di questi docenti verso i profili ATA, sollevando la questione di legittimità costituzionale per arrivare, con riferimento ai principi comunitari lesi, fino alla Corte di Giustizia Europea.
- ricorsi dinanzi al giudice del lavoro di tutti gli iscritti per lesione del diritto alla salute e depauperamento della professionalità.
I nostri uffici legali sono già pronti con il ricorso per impugnare il Decreto attuativo davanti al Tar Lazio appena questo sarà firmato e con i materiali necessari per la tutela individuale dei lavoratori.
Non ci sfugge la drammaticità della situazione che si riverbera in particolare sui precari ATA per i quali si prospetta un licenziamento di massa senza precedenti.
Per questi lavoratori rafforzeremo la vertenza nazionale sulla conversione dei contratti da tempo determinato in contratti a tempo indeterminato.
L’obiettivo della FLC, un’organizzazione confederale, è quello di tenere unito il fronte dei lavoratori. Questa è la via maestra per dare qualche speranza alla scuola e fermare lo scempio che altri compiono.
Dal Ministro e dal Governo ci aspettiamo un’inversione di marcia che sia un segnale di attenzione e di cura verso la scuola e la dignità del lavoro.
Una cosa è certa: la FLC non molla questa battaglia!
11 agosto 2012
[da www.flcgil.it]
Prosegue l’impegno della FLC per impedire il passaggio dei docenti inidonei e degli ITP verso i profili ATA.
La FLC è decisa a contrastare con ogni mezzo l’applicazione di questa norma ingiusta che abbiamo definito un vero e proprio atto di sciacallaggio ai danni del lavoratori.
Pertanto insieme ad una forte azione di contrasto a livello politico sindacale (presentazione emendamenti, lettera aperta a Monti e Profumo) procederà con la battaglia legale a tutti i livelli.
Dopo la diffida legale di due settimane fa, qualora il Miur dovesse procedere all’esodo forzato nei profili ATA, la FLC organizzerà una tutela capillare di questi lavoratori attraverso le seguenti azioni:
- impugnativa avanti al Tar di tutti gli atti applicativi emanati dal Miur finalizzati al passaggio obbligatorio di questi docenti verso i profili ATA, sollevando la questione di legittimità costituzionale per arrivare, con riferimento ai principi comunitari lesi, fino alla Corte di Giustizia Europea.
- ricorsi dinanzi al giudice del lavoro di tutti gli iscritti per lesione del diritto alla salute e depauperamento della professionalità.
I nostri uffici legali sono già pronti con il ricorso per impugnare il Decreto attuativo davanti al Tar Lazio appena questo sarà firmato e con i materiali necessari per la tutela individuale dei lavoratori.
Non ci sfugge la drammaticità della situazione che si riverbera in particolare sui precari ATA per i quali si prospetta un licenziamento di massa senza precedenti.
Per questi lavoratori rafforzeremo la vertenza nazionale sulla conversione dei contratti da tempo determinato in contratti a tempo indeterminato.
L’obiettivo della FLC, un’organizzazione confederale, è quello di tenere unito il fronte dei lavoratori. Questa è la via maestra per dare qualche speranza alla scuola e fermare lo scempio che altri compiono.
Dal Ministro e dal Governo ci aspettiamo un’inversione di marcia che sia un segnale di attenzione e di cura verso la scuola e la dignità del lavoro.
Una cosa è certa: la FLC non molla questa battaglia!