31 agosto 2009
“La politica del governo, con il taglio di migliaia di posti di lavoro, sta smantellando la scuola pubblica, soprattutto nel mezzogiorno, in particolare in Campania, che con gli 8.200 posti cancellati (6180 docenti e 1942 ata) è la regione più colpita. […]. E’ una situazione drammatica, che la Campania non può sopportare. In questo modo si condanna la nostra regione all’emarginazione e si negano i presupposti per una crescita equilibrata. Il governo deve restituire tutti i posti necessari alla scuola campana! Alla mobilitazione dei lavoratori della scuola (precari e di ruolo) e di studenti e genitori, deve accompagnarsi quella della società civile”.
31 agosto 2009
“La politica del governo, con il taglio di migliaia di posti di lavoro, sta smantellando la scuola pubblica, soprattutto nel mezzogiorno, in particolare in Campania, che con gli 8.200 posti cancellati (6180 docenti e 1942 ata) è la regione più colpita. […]. E’ una situazione drammatica, che la Campania non può sopportare. In questo modo si condanna la nostra regione all’emarginazione e si negano i presupposti per una crescita equilibrata. Il governo deve restituire tutti i posti necessari alla scuola campana! Alla mobilitazione dei lavoratori della scuola (precari e di ruolo) e di studenti e genitori, deve accompagnarsi quella della società civile”.