Verso la manifestazione nazionale CGIL del 25 ottobre
“Con la CGIL per il lavoro, per la libertà, per la dignità e l’eguaglianza”.
In un momento di crisi generalizzata che ha eroso ovunque diritti e tutele, avvertiamo il bisogno di difendere la civiltà del lavoro e dei diritti ad esso legati dalla deriva liberista del Governo Renzi.
Caldeggiare l’idea che riducendo i diritti si crea occupazione rievoca un’immagine ottocentesca in base alla quale il cittadino smette di emanciparsi attraverso il lavoro, riducendosi a strumento nelle mani dell’impresa.
Le difficoltà dei tempi moderni, però, possono e debbono costituire un’opportunità per costruire in maniera organica un movimento di idee, una coalizione dei diritti tra associazioni, movimenti e singole persone che ritengono il valore del lavoro come elemento di base della dignità sociale.
Esiste nel Paese una diffusa critica all’agire del Governo. Un agire che in Campania, congiuntamente all’azione inesistente della Giunta Caldoro, “puzza” di abbandono.
E’ necessario organizzarci per riscoprire un nuovo percorso unitario di impegno sociale e civile al fine di sconfiggere le politiche di austerità e quelle neoliberiste che l’Italia e l’Europa hanno imposto ai disoccupati, ai precari, ai lavoratori, ai pensionati.
Tutti gli indicatori economici indicano la Campania come il fanalino di coda di un Paese che non cresce perché non investe nel Mezzogiorno, e quindi sulle nuove generazioni.
Ed allora, bisogna cambiare rotta…..davvero: da terra dei fuochi, la nostra Regione deve trasformarsi in terra delle opportunità.
Il Governo Nazionale, puntando su un pericoloso dibattito sull’articolo 18 e sulla riforma del mercato del lavoro, sta frantumando il Paese e tenta, attraverso un programma fatto di spot, di nascondere l’assenza di idee e di proposte.
Il Paese, il Mezzogiorno, la Campania hanno bisogno dell’abrogazione dell’articolo 18? Oppure:
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Di eliminare i vincoli del 3%, imposti dall’UE e dalla Germania, per sbloccare gli investimenti di cui il Paese ha bisogno;
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Dell’introduzione di una patrimoniale e di lotta all’evasione ed all’elusione per recuperare risore ed evitare che a pagare siano sempre i soliti noti;
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Di politiche industriali che affrontino seriamente il problema della tenuta produttiva del Paese;
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Di politiche che rilancino il territorio e che siano di sostegno alla green economy;
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Di politiche di sostegno ai giovani, anche attraverso l’introduzione di un reddito di cittadinanza, e di monitorare il fatto che Garanzia Giovani sia anche una Garanzia Giusta;
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Di bloccare la privatizzazione dei beni comuni;
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Di politiche sociali a sostegno degli anziani e delle famiglie meno abbienti al fine di contrastare il livello crescente di povertà;
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Di un sistema d’istruzione che non operi odiose selezioni di censo all’insegna del valore costituzionale dell’inclusione e dell’emancipazione sociale e consenta di valorizzare le mille intelligenze dei lavoratori della conoscenza, le eccellenze della scuola pubblica, dell’università e della ricerca note in tutto il mondo.
Per queste ragioni, proponiamo di incontrarci il prossimo 16 ottobre alle ore 15:30 presso il salone “G.Federico “ della CGIL in Via Torino 16 per: