Alla fine delle operazioni di scrutinio per le elezioni RSU del 3, 4, e 5 marzo, il risultato campano è sicuramente positivo.
Altissima la partecipazione dei lavoratori che si sono recati alle urne per confermare la loro fiducia nelle organizzazioni sindacali. In Campania hanno votato 114,062 lavoratori su 131,462 aventi diritto al voto, per una percentuale pari all’ 87 %. Mentre è chiara la crisi della rappresentanza politica, con sempre meno cittadini che votano alle elezioni politiche ed amministrative, la rappresentanza sindacale gode evidentemente di buona salute.
Il 70,98 % dei lavoratori conferma la sua fiducia al sindacato confederale in Italia e per il 30,38 % alla FLC CGIL che si conferma primo sindacato del paese in tutti i settori della conoscenza. Anche in Campania il dato confederale è positivo (69,2) mentre la FLC CGIL si attesta su un 22,61, a fronte del 20,99 della CISL scuola e del 25,60 della UIL scuola. Anche in Campaia dunque una leggera flessione imputabile soprattutto all’aumento delle sigle in campo e all’incremento delle platee elettorali, per cui in numerosi luoghi di lavoro, all’incremento dei consensi in valori assoluti, non corrisponde analogo aumento dei valori percentuali.
La Flc incrementa i voti nel comparto scuola nella provincia di Caserta, passando da 3744 a 3769 voti. In provincia di Napoli passa da 14.212 a 14.252 voti, appena sei in meno del più votato, restando comunque il sindacato con il maggior numero di RSU elette (410) e la più alta diffusione nei luoghi di lavoro (69,7%).
Sostanziale tenuta nell’AFAM (conservatori e accademie) e nel comparto ricerca, dove la FLC CGIL passa dai 394 voti del 2012 ai 415 del 2015, attestandosi al 29,75% e confermandosi il sindacato più diffuso negli EPR campani. Particolarmente apprezzabili i risultati dell’INGV e dell’INFN dove la FLC diventa il sindacato più rappresentativo.
Nell’ Università la FLC CGIL si attesta al 15,84 % incrementando i voti alla Parthenope e alla SUN dove conserva la rappresentanza, e si conferma prima OS all’ Università di Benevento.
Sicuramente alla base di questo importante risultato è la grande coerenza della FLC CGIL nel pretendere il rispetto delle regole e nel ribadire la necessità del confronto sindacale quale elemento regolatore del rapporto di lavoro. I lavoratori della conoscenza hanno avuto modo di constatare in questi anni quanto sia stata determinante la nostra organizzazione sindacale sui luoghi di lavoro nel pretendere diritti, nella valorizzazione di tutte le professionalità, nel rivendicare sempre la centralità della conoscenza in tutte le politiche di sviluppo e di inclusione sociale. È urgente ora dare risposte ai lavoratori mettendo in priorità assoluta nell’azione sindacale il rinnovo contrattuale, il ripristino delle progressioni di carriera, la rivalutazione delle posizioni previdenziali, la generalizzazione del diritto alla conoscenza, l’ estensione dei servizi di istruzione e formazione oltre l’obbligo scolastico. E dunque dare piena attuazione all’art. 34 della Costituzione: … “I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.”
Elezioni R.S.U: I risultati definitivi
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