L’Europa sta soffrendo una crisi sociale. I tassi di disoccupazione ne sono un primo segnale: negli Stati Uniti la disoccupazione è scesa del 6% e sotto il 4% in Giappone e in Corea, nell’eurozona il tasso di disoccupazione resta al di sopra dell’11%. E’ evidente che l’Europa sul tema dell’occupazione è ancora in ritardo rispetto al resto del mondo. Questi dati sono ancor più elevati e più scioccanti quando si parla di giovani. Il numero di giovani che non lavora, non studia e non frequenta corsi di formazione, i cosiddetti NEET, ha raggiunto l’incredibile cifra di 40 milioni nei paesi dell’OCSE – di cui 27 milioni totalmente fuori dai radar – una massa di giovani scomparsi, non registrati da nessuna parte. (continua)
La qualità dei posti di lavoro è vitale non solo per i giovani ma anche per l’economia
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